Da non molto come giornale online abbamo accesso al sito regionale del 118 (ringraziamo AREU, un servizio utilissimo per noi giornalisti).
Di una cosa però siamo rimasti colpiti , analizzando i dati degli ultimi due giorni: praticamente nella metà dei casi, almeno in provincia di Lecco, le ambulanze sono state chiamate per "cadute al suolo".
Cioè in sostanza: è bastata un po' di neve, caduta ieri in abbondanza in Valsassina (40 centimetri circa) ma anche in Brianza (quasi niente invece a Lecco) che subito sono fioccate le chiamate al 118.
Solo nella mattinata di oggi, venerdi 10 dicembre, appena la morbida e soffice neve è diventata dura come il ghiaccio, a causa delle temperature sottozero, le "cadute al suolo" non si contano più.
Una a Valmadrera, una a Galbiate, una a Lecco zona ferrovia,e una a Merate : su sei interventi che hanno richiesto l'ambulanza, ben quattro riguardano "scivolate". Ora non sappiamo chi siano le vittime (anziani malfermi o giovani distratti ?) però a questo punto il problema merita attenzione.
Ci sono senz'altro su internet dei siti che danno consigli in merito (ci sono sempre consigli per tutto !) ma per adesso limitiamoci ai "consigli della nonna". Mai uscire sulla neve con le scarpe da ginnastica (scivolosissime) e neanche con scarpe di cuoio o con la plastica nella suola. Meglio gli intramontabili scarponcini, con una suola bella gommata e zigrinata.
Appoggiarsi quando possibile a qualcosa, ed evitare scivoloni, può scansare rotture di femori, di gomiti, o distorsioni alle mani o alle caviglie. Prevenire è meglio che curare (e non sperate che le Assicurazioni vi ripaghino, è quasi sempre colpa vostra!).
Meditate gente, come diceva Boncompagni, e soprattutto fate attenzione !